Ultimo aggiornamento: 3 novembre 2025

Facility Management

Il facility management rappresenta una disciplina professionale sempre più centrale nella gestione aziendale. In Italia, sebbene il termine stenti ancora a decollare completamente, man mano che le organizzazioni crescono, la figura del facility manager acquisisce un ruolo strategico fondamentale, capace di massimizzare le prestazioni aziendali, garantire la qualità dell’ambiente di lavoro e contribuire decisivamente al contenimento dei costi operativi.

Definizione di Facility Management

Secondo l’International Facility Management Association (IFMA), il facility management è quella “professione che comprende più discipline per garantire la corretta funzionalità dell’ambiente costruito, integrando persone, luoghi, processi, procedure e tecnologia, al fine di condurre a un miglioramento della qualità della vita degli stakeholder, tenendo sempre presenti gli obiettivi aziendali da raggiungere.”

In pratica, il facility management si occupa di gestire, coordinare e pianificare tutte le attività necessarie a mantenere in funzione le strutture fisiche di un’azienda, dagli immobili fino all’attrezzatura che vi si trova all’interno. Quando questo lavoro viene svolto nel modo corretto, il ciclo di vita delle risorse si allunga, i costi di gestione e di funzionamento si riducono e di riflesso i profitti dell’azienda salgono.

Cos’è il Facility Management

Il facility management è la disciplina aziendale che coordina lo spazio fisico di lavoro con le risorse umane e l’attività propria dell’azienda. Integra i principi della gestione economica e finanziaria d’azienda, dell’architettura e delle scienze comportamentali e ingegneristiche.

Più nello specifico, si tratta del processo di progettazione, implementazione e controllo attraverso il quale le facility (gli edifici e i servizi necessari a supportare le attività dell’azienda) sono individuate, specificate, reperite ed erogate allo scopo di fornire e mantenere quei livelli di servizio in grado di soddisfare le esigenze aziendali, creando un ambiente di lavoro di qualità con una spesa il più possibile contenuta.

Il facility management rappresenta perciò un approccio integrato che, attraverso la progettazione, pianificazione ed erogazione di servizi di supporto all’attività principale dell’azienda, mira ad aumentare l’efficacia dell’organizzazione e a renderla capace di adattarsi con facilità e rapidità ai cambiamenti del mercato.

facility management

Obiettivi del Facility Management

Lo scopo principale del facility management è duplice: da un lato, garantire che gli edifici e tutti i loro componenti funzionino correttamente, che i vari sistemi soddisfino gli scopi previsti e che il personale sia produttivo, al sicuro e a proprio agio. Dall’altro, supportare il perseguimento degli obiettivi di business aziendali attraverso una gestione ottimale degli spazi e dei servizi che li caratterizzano.

Per raggiungere questo scopo, il facility mgmt si concentra su diversi aspetti interconnessi: il contenimento dei costi operativi senza compromessi sulla qualità, l’assicurazione della conformità normativa rispetto a standard di sicurezza e salute sul lavoro, la creazione di ambienti che stimolino la produttività e il benessere dei dipendenti, e l’implementazione di soluzioni sostenibili che minimizzino l’impatto ambientale.

Benefici del Facility Management efficace

  • Riduzione dei costi e efficienza economica
    Uno dei benefici più tangibili riguarda il contenimento dei costi operativi. Un facility manager esperto riduce i costi non solo attraverso la negoziazione dei prezzi con i fornitori, ma soprattutto ottimizzando i consumi energetici e trasferendo risorse dalle attività di manutenzione correttiva (che intervengono quando il guasto si è già verificato) ad attività di manutenzione preventiva (che lo evitano). Questo approccio proattivo allunga il ciclo di vita degli asset e riduce significativamente i costi totali di proprietà.
  • Sicurezza e conformità normativa
    Garantire un ambiente di lavoro sicuro rappresenta uno degli aspetti centrali del facility mgmt. Il facility manager ha la responsabilità di controllare i dispositivi di sicurezza aziendali, dai presidi antincendio ai sistemi HVAC che forniscono aria pulita e un clima salubre all’interno degli edifici. Il rispetto delle scadenze normative, attraverso interventi programmati, audit e ispezioni regolari, non è solo un obbligo legale ma contribuisce a prevenire incidenti e protegge il patrimonio aziendale.
  • Ambienti di lavoro organizzati e produttivi
    Compito fondamentale del facility manager è gestire gli spazi di lavoro in modo che siano più produttivi e meglio organizzati. Oltre alla gestione fisica degli spazi, il facility manager si occupa della pulizia degli ambienti, della manutenzione del verde, e di tutte quelle attività in grado di garantire un ambiente confortevole per dipendenti, clienti e chiunque si trovi a trascorrere del tempo all’interno di una facility. La qualità degli ambienti è collegata direttamente a una diminuzione della probabilità di incidenti.
  • Ciclo di vita prolungato dei beni
    Molte risorse critiche all’interno di una facility rappresentano voci di investimento importanti per le aziende. Un sistema HVAC commerciale, per esempio, è una voce di spesa ingente ma essenziale. Una gestione efficiente di questi impianti e di tutti i suoi componenti, attraverso manutenzione preventiva programmata, permette di mantenere l’intera risorsa in funzione più a lungo, riducendone i costi e allungandone il ciclo di vita considerevolmente.
  • Soddisfazione dei clienti
    Soprattutto in ambito retail e hospitality, il facility management riveste un ruolo fondamentale che spesso viene associato anche al marketing. Illuminazione, scale mobili, pulizia, temperatura interna, sono tutti aspetti che influiscono sulla percezione di un brand da parte del cliente. Una facility ben gestita comunica professionalità, affidabilità e cura nei dettagli.

Quali sono le funzioni del Facility Management

Il facility management ha il compito di progettare, pianificare ed erogare tutti quei servizi che sono necessari a supportare l’attività principale di un’azienda, con l’obiettivo di aumentarne l’efficienza. La gestione di una facility può essere suddivisa in tre aspetti fondamentali che ne caratterizzano l’attività e il ruolo.

  • Aspetto strategico
    L’aspetto strategico concerne ogni decisione relativa alla politica di gestione e reperimento dei servizi, di distribuzione delle risorse da impiegare per supportare gli obiettivi corporate. Rientrano in questa sfera le decisioni su predisposizione e gestione del budget, ripartizione dei costi, scelta del fornitore, politiche di selezione e gestione dei fornitori, pianificazione della manutenzione, organizzazione degli spazi, strategie di manutenzione da adottare, scelta tra internalizzazione o esternalizzazione dei servizi. A questo livello, il facility manager lavora come figura strategica all’interno dell’azienda, sedendosi al tavolo del top management e coordinando le attività insieme ai responsabili dei diversi dipartimenti.
  • Aspetto analitico
    L’aspetto analitico rappresenta una componente fondamentale nel facility management. Il facility manager ha il compito di comprendere quali sono le effettive necessità aziendali relative ai servizi e deve essere in grado di valutare i risultati ottenuti attraverso metriche e KPI che forniscano un riscontro effettivo sul suo operato, quello dei suoi collaboratori e fornitori. Il facility manager deve inoltre essere in grado di valutare il rendimento del sistema, le necessità delle figure coinvolte all’interno di una facility, individuando priorità, sprechi, colli di bottiglia, nuove opportunità e possibili miglioramenti, contribuendo attivamente al conseguimento degli obiettivi aziendali. In questa dimensione, l’analisi dei dati diventa strategica: ascoltare i lavoratori dell’azienda, capire le loro necessità, verificare se si sta facendo bene e identificare cosa può ancora essere migliorato.
  • Aspetto gestionale-operativo
    Il terzo aspetto riguarda la gestione operativa dei servizi, che possono essere gestiti internamente oppure affidati a uno o più fornitori. Questo include la definizione di procedure, la loro implementazione e la reingegnerizzazione dei processi. Il facility manager deve essere in grado di coordinare le attività di tecnici e fornitori, tracciare gli interventi di manutenzione, gestire le criticità e assicurarsi che il lavoro venga svolto rispettando gli standard prescritti dall’azienda.

Le attività del Facility Management

Secondo la normativa UNI EN 15221-1:2007, il facility management è l’integrazione dei processi all’interno di un’organizzazione per mantenere e sviluppare i servizi concordati che supportano e migliorano l’efficacia delle sue attività primarie. La gestione delle strutture comprende un’ampia gamma di attività, suddivisibili in funzioni macro che rappresentano i pilastri della disciplina.

  1. Gestione degli spazi e dell’immobile – comprende l’organizzazione e l’ottimizzazione dell’utilizzo degli spazi fisici, la pianificazione del layout degli uffici, l’allocazione delle risorse e la ridistribuzione funzionale dei locali in base alle esigenze aziendali. Rientra in questa funzione anche la gestione immobiliare vera e propria, con il controllo delle proprietà e dei documenti relativi agli edifici.
  2. Gestione delle attrezzature e degli impianti – riguarda tutti gli impianti tecnici che mantengono operativo un edificio: impianti idraulici, sistemi elettrici, HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria), sistemi antincendio, dispositivi di sicurezza e illuminazione. La corretta gestione di questi impianti è fondamentale per assicurare comfort e sicurezza.
attività facility management
  1. Gestione della manutenzione – rappresenta forse la funzione più critica e complessa del facility management. Comprende la pianificazione e programmazione degli interventi di manutenzione, la gestione delle emergenze, il monitoraggio delle condizioni degli asset e l’implementazione di strategie di manutenzione preventiva, correttiva e predittiva. Qui entra in gioco la gestione dei diversi tipi di manutenzione, dalle attività di manutenzione correttiva (interventi a guasto) alle strategie di manutenzione preventiva pianificata, passando per approcci evoluti come la manutenzione su condizione e la manutenzione predittiva.
  2. Gestione delle risorse e asset management – comprende l’inventario completo di tutti gli asset aziendali, il loro monitoraggio, la tracciabilità e la gestione del loro ciclo di vita. Questa funzione supporta decisioni di sostituzione, ammodernamento o dismissione degli asset, influenzando direttamente i bilanci aziendali.
  3. Gestione economico-finanziaria – riguarda la pianificazione, allocazione e controllo del budget destinato alle attività di facility mgmt, la gestione dei costi operativi, l’analisi della convenienza economica delle soluzioni proposte e il monitoraggio del ritorno dell’investimento (ROI).
  4. Reperimento e individuazione dei servizi – comprende l’identificazione delle necessità aziendali rispetto a commodities, utilities e servizi generici, la ricerca di fornitori affidabili, la valutazione comparativa delle offerte e la stipula di contratti vantaggiosi.
  5. Gestione dei fornitori – implica la selezione, la valutazione, il monitoraggio e la gestione dei rapporti con i fornitori di servizi e materiali, garantendo il rispetto dei livelli di servizio concordati (SLA), la qualità del lavoro e il contenimento dei costi.
  6. Pianificazione delle attività e degli interventi tecnici – comprende la programmazione dei lavori, la stesura di piani di intervento, la coordinazione con i responsabili aziendali e l’ottimizzazione dei tempi di esecuzione.
  7. Gestione delle scorte e ricambi – riguarda la gestione dell’inventario di materiali, ricambi e forniture necessari per la manutenzione, assicurando disponibilità e riducendo gli sprechi.
  8. Analisi dei dati – rappresenta una funzione sempre più centrale grazie alla digitalizzazione e l’utilizzo di un software gestionale manutenzione. Comprende la raccolta, l’elaborazione e l’interpretazione dei dati provenienti da sistemi di monitoraggio, permettendo decisioni basate su evidenze e l’identificazione di trend e anomalie.

Quali sono i servizi del Facility Management

I servizi di facility management si articolano in tre macrocategorie interconnesse che formano un ecosistema integrato di supporto alle attività aziendali.

  • Servizi all’immobile – rappresentano la base su cui si innestano tutte le altre categorie. Comprendono le manutenzioni ordinarie e straordinarie, le attività legate agli impianti e alle strutture murarie, la manutenzione del sistema idraulico, dei sistemi elettrici e di illuminazione, la manutenzione dei sistemi HVAC, la manutenzione e conformità dei presidi antincendio, i lavori di manutenzione strutturale e meccanica. Questi servizi sono fondamentali per mantenere l’integrità fisica dell’edificio e assicurarne il corretto funzionamento nel tempo.
  • Servizi allo spazio – riguardano la riprogettazione e l’ottimizzazione degli spazi di lavoro al fine di massimizzare l’engagement e la produttività. Includono la gestione del comfort ambientale (temperatura, umidità, qualità dell’aria), la fornitura di arredi e attrezzature, l’implementazione di tecnologie per la produttività (sistemi di videoconferenza, impianti di prenotazione delle sale riunioni), la gestione dei posti di lavoro flessibili e la pianificazione degli spazi secondo nuovi modelli lavorativi come lo smart working.
  • Servizi alla persona (soft services) – conosciuti anche come soft-services, sono quei servizi che migliorano l’esperienza di chi vive gli spazi e impattano positivamente sulla produttività e il benessere. Includono servizi di pulizia e igienizzazione, servizi di mensa e ristorazione, servizi di portineria e reception, gestione dei rifiuti, disinfestazione, servizi di security e sorveglianza, gestione degli accessi e badge, facchinaggio, visite medico aziendali, gestione dei locker, gestione della posta, fornitura di cancelleria.

Hard e Soft Service: differenze

Cosa sono gli Hard Services

Gli hard services sono quei servizi di facility management che riguardano gli spazi e le infrastrutture di un’azienda, concentrandosi sui componenti fisici dell’ambiente di lavoro. Si concentrano prevalentemente sulla gestione degli aspetti legati alla manutenzione tecnica e alla funzionalità strutturale dell’edificio.

Esempi concreti di hard services includono la manutenzione del sistema idraulico (tubature, scarichi, pressione dell’acqua), la manutenzione dei sistemi elettrici e di illuminazione, la manutenzione dei sistemi HVAC per il controllo climatico, la manutenzione e conformità dei presidi antincendio secondo le normative vigenti, la manutenzione dei sistemi meccanici e dei macchinari presenti in azienda, la manutenzione strutturale dell’edificio e la prevenzione di danni alle murature, la gestione di programmi EHS (Environment, Health and Safety).

Cosa sono i Soft Services

Il soft service nel facility management coinvolge la gestione e il coordinamento delle persone che vivono e lavorano all’interno di una facility, nonché la creazione di condizioni che favoriscono il loro benessere e la loro produttività. I soft services includono tutti quei servizi di una facility che contribuiscono a creare un ambiente di lavoro confortevole e funzionale, ma anche più salubre e sicuro per gli occupanti.

I principali esempi di soft services includono i servizi di pulizia quotidiana, settimanale e profonda, la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata, la pianificazione e organizzazione degli spazi comuni e delle postazioni di lavoro, i servizi di disinfestazione e controllo biologico, i servizi di sicurezza e video sorveglianza, la gestione degli accessi e dei sistemi di badge, i servizi di reception e accoglienza, il facchinaggio e il trasporto di materiali, le visite medico aziendali e i servizi di prevenzione sanitaria, la gestione dei locker e degli spazi personali, la gestione della posta e della documentazione cartacea, la fornitura di cancelleria e materiali di consumo.

case study lavazza

CASE STUDY FACILITY MANAGEMENT

Lavazza per la sede “Nuvola” ha digitalizzato la gestione dell’intera struttura, integrando BIM, ticketing, fornitori e KPI in un unico sistema.

case study axa

CASE STUDY FACILITY MANAGEMENT

AXA ha digitalizzato l’intera gestione di fornitori,
accessi e servizi, integrando tutti i processi di soft e hard facility in un’unica piattaforma.

Come Hard e Soft Services si integrano

Sebbene rappresentino due dimensioni diverse del facility management, hard e soft services operano in sinergia per creare un ambiente di lavoro ottimale. Un edificio perfettamente mantenuto dal punto di vista tecnico (hard services) ma trascurato nella pulizia e nell’organizzazione (soft services) risulterebbe sgradevole e improducente. Inversamente, uno spazio pulito e ben organizzato ma con impianti difettosi rappresenterebbe un rischio per la sicurezza.

Il facility manager deve pertanto orchestrare l’equilibrio tra queste due dimensioni, assicurando che sia la funzionalità tecnica che il comfort e il benessere degli occupanti siano costantemente mantenuti a livelli elevati.

Differenze tra Property Management, Facility Management e Global Service

Sebbene i termini “facility management,” “property management” e “global service” vengano a volte utilizzati in modo intercambiabile, si tratta di discipline distinte con obiettivi, responsabilità e focus diversi. Comprendere queste differenze è fondamentale per una corretta organizzazione della gestione dei patrimoni aziendali.

  • Facility Management: Gestione Operativa delle Strutture

Il facility management si concentra sulla gestione operativa e tattica dell’edificio e dei suoi servizi, con focus sulla funzionalità, l’efficienza e la sicurezza quotidiana. Il facility manager si occupa di garantire che gli spazi siano sempre in perfette condizioni operative, che tutti i sistemi funzionino correttamente, che i servizi siano erogati in conformità agli standard stabiliti e che l’ambiente sia confortevole e sicuro per gli occupanti.

  • Property Management: Gestione Patrimoniale dell’Immobile

Il property management, al contrario, si focalizza sulle attività riguardanti l’edificio inteso come proprietà e come asset patrimoniale dell’azienda. Il property manager ha il compito di gestire gli aspetti economico-finanziari dell’immobile, inclusa la selezione delle opportunità sul mercato immobiliare, il controllo dei rendimenti finanziari, la gestione dei contratti di locazione, la riscossione degli affitti, le trattative negoziali con i locatari e la valorizzazione del patrimonio immobiliare.

  • Global Service: Outsourcing Integrato

Il global service rappresenta una soluzione di outsourcing integrato dove un’unica azienda di servizi generali assume la responsabilità di gestire sia i servizi di facility management (hard e soft services) che una serie di servizi aggiuntivi. Un global service provider si occupa di fornire un pacchetto completo comprensivo di manutenzione tecnica, servizi di pulizia, sicurezza, reception, gestione delle utility e altri servizi su base contrattuale.

Tabella comparativa delle differenze

AspettoFacility ManagementProperty ManagementGlobal Service
Focus PrincipaleGestione operativa quotidianaGestione patrimoniale e finanziariaOutsourcing integrato di molteplici servizi
Responsabilità ChiaveManutenzione, sicurezza, comfort, efficienzaValore dell’immobile, rendimenti, contrattiErogazione completa di servizi facility + altro
Orizzonte TemporaleOperativo (breve-medio termine)Strategico (medio-lungo termine)Operativo (su base contrattuale)
Obiettivo FinaleSpazi funzionali, sicuri, efficientiMassimizzazione del ROI immobiliareSemplificazione gestionale tramite unico partner

Ruolo e mansioni del Facility Manager

Chi è il Facility Manager

Il facility manager è la figura designata da un’azienda per la gestione complessiva di tutte le facility aziendali. Si occupa di gestire i processi di gestione di un immobile, mantiene le strutture aziendali in funzione e coordina le attività necessarie affinché tutto funzioni in modo ottimale e ciascuno possa dedicarsi al proprio lavoro in un ambiente sicuro, confortevole e funzionale.

Secondo la definizione EN 15221-4:2011, il facility manager è quella “persona responsabile per il facility management, la quale è l’unico punto di contatto a un livello strategico; guida l’organizzazione del facility management, assicura qualità e il miglioramento continuo dell’azienda.” Il facility manager è anche chiamato Chief Facility Management Officer (CFMO) o Chief Facility Executive (CFE) nelle organizzazioni di maggiori dimensioni.

Le mansioni del Facility Manager

Che sia a capo di un team o che il suo reparto sia composto da un’unica figura, il facility manager ha l’arduo compito di gestire tutte le attività necessarie affinché le proprie facility risultino funzionali al loro scopo. Le mansioni specifiche variano a seconda della dimensione dell’azienda, del settore e della complessità della struttura gestita.

  • Pianificazione e programmazione della manutenzione – elaborare piani di manutenzione preventiva, predittiva e correttiva, programmando gli interventi in modo da minimizzare i disagi operativi e i costi. Ciò include la definizione di ordini di lavoro, il coordinamento con i tecnici e il monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori. La capacità di sviluppare strategie efficaci di manutenzione programmata, combinando approcci di maintenance planning, è essenziale per il successo.
  • Gestione degli spazi e allocazione delle risorse – progettare, pianificare e organizzare gli spazi di lavoro in modo da massimizzarne l’efficienza e il comfort, allocando risorse in base alle priorità aziendali e alle necessità dei diversi dipartimenti. Questo include anche la gestione di trasformazioni e riorganizzazioni dello spazio in risposta ai cambiamenti organizzativi.
  • Supervisione dei servizi e coordinamento dei fornitori – coordinare l’erogazione di tutti i servizi di facility (manutenzione, pulizia, sicurezza, ristorazione, ecc.), garantendo che i fornitori rispettino i livelli di servizio concordati (SLA), controllarne la qualità del lavoro e gestire le relazioni contrattuali.
  • Gestione del budget e dei costi – allocare il budget destinato alle attività di FM, monitorare le spese, identificare opportunità di risparmio senza compromessi sulla qualità, e presentare rendiconti economici ai vertici aziendali.
  • Assicurazione della sicurezza e conformità normativa – garantire il rispetto di tutte le normative relative alla sicurezza sul lavoro, alla salute ambientale e agli standard tecnici vigenti. Ciò include coordinare ispezioni periodiche, effettuare valutazioni dei rischi, gestire la documentazione relativa ai presidi di sicurezza e assicurare la formazione del personale.
  • Analisi dei dati e valutazione della performance – raccogliere, elaborare e analizzare dati dai sistemi di monitoraggio tramite un facility management software, valutando le performance attraverso metriche e KPI specifici per identificare aree di miglioramento.

Le migliori tecnologie e strumenti per Facility Manager di successo

La trasformazione digitale ha rappresentato un punto di svolta per il facility management moderno. Mentre in passato le attività di gestione erano spesso condotte con carta e penna, fogli di calcolo e comunicazioni frammentate via email, oggi gli strumenti tecnologici disponibili consentono un controllo molto più preciso, un’automazione significativa dei processi e un’analisi dati che era impensabile solo pochi anni fa.

CMMS (Computerized Maintenance Management System) – È probabilmente lo strumento più importante che un facility manager deve utilizzare. Anche conosciuto come SIM (Sistema Informativo di Manutenzione), permette di gestire in modo sistematico e centralizzato tutte le attività di manutenzione. Un CMMS consente di:

  • Programmare gli interventi di manutenzione e monitorarne l’andamento
  • Assegnare ordini di lavoro e comunicare con tecnici e fornitori
  • Monitorare i KPI di manutenzione in tempo reale
  • Gestire fornitori e controllare il budget
  • Acquisire dati per analisi di performance e valutazione del rischio

EAM (Enterprise Asset Management) – Rappresenta l’evoluzione strategica del CMMS, fornendo una gestione integrata e centralizzata del ciclo di vita completo degli asset della facility. L’EAM consente al facility manager di:

  • Tracciare lo storico completo di ogni asset (acquisizione, manutenzione, performance)
  • Pianificare strategie di manutenzione preventiva e predittiva su base dati
  • Monitorare l’affidabilità, la disponibilità e l’efficienza di ogni impianto
  • Ottimizzare i cicli di vita degli asset riducendo i fermi imprevisti
  • Supportare decisioni di ammodernamento o sostituzione degli asset basate su dati storici di manutenzione

CAFM (Computer Aided Facility Management) – Attraverso l’utilizzo di un CAFM, i facility manager sono in grado di pianificare, tracciare e monitorare tutte le attività legate agli asset che si trovano all’interno di una facility:

  • Pianificazione dello spazio
  • Gestione dei posti di lavoro
  • Allocazione delle risorse
  • Ottimizzazione dell’utilizzo dello spazio
  • Gestione di prenotazioni (scrivanie, sale riunioni, posti auto)

La sinergia del facility management emerge quando CMMS, EAM o CAFM si integrano con l’intero stack informatico aziendale – in particolare con sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) e BIM (Building Information Modeling). Questo ecosistema connesso trasforma il modo in cui i diversi reparti comunicano e collaborano, creando un’unica fonte di verità condivisa dove ogni attore accede agli stessi dati aggiornati in tempo reale. Quando il facility manager pianifica una manutenzione, l’informazione fluisce simultaneamente agli operatori di produzione, ai responsabili finanziari, ai tecnici sul campo e ai responsabili logistica, eliminando le comunicazioni frammentate via email e riducendo drasticamente i tempi di intervento. Questa integrazione consente al facility manager di superare i tradizionali silos informativi tra reparti e dimostrare concretamente il valore strategico che il facility management apporta all’intera organizzazione.

Le strategie di manutenzione più usate nel Facility Management

Per il facility manager, scegliere la strategia di manutenzione giusta è fondamentale per preservare l’efficienza della facility e contenere i costi. Le diverse strategie sono complementari e vanno combinate strategicamente in base alle criticità della struttura.

La manutenzione preventiva è ideale per gli impianti critici come HVAC, sistemi antincendio e sicurezza. Mediante interventi programmati, il facility manager previene guasti che causerebbero discomfort, problemi normativi e costi di emergenza.

Le principali strategie di manutenzione per la facility includono:

  • Manutenzione programmata – combina pianificazione sistematica con un piano di manutenzione strutturato per ottimizzare risorse
  • Manutenzione correttiva – interviene per problemi imprevisti, ma va minimizzata attraverso prevenzione adeguata
  • Manutenzione su condizione – monitora continuamente asset con cicli di utilizzo variabili (es. sale riunioni con diverse esigenze climatiche)
  • Manutenzione predittiva – sebbene ancora distante dall’ambito facility questo tipo di manutenzione può essere utilizzata in ambienti più virtuosi per monitorare consumi energetici e intervenire in caso di anomalie.
  • Manutenzione migliorativa – incrementa efficienza energetica, comfort e sicurezza oltre gli standard attuali

Comprendere i diversi tipi di manutenzione e applicarli strategicamente distingue i facility manager di successo. Metodologie come TPM e RCM forniscono framework per ottimizzare l’allocazione degli sforzi in base alla criticità di ogni sistema, massimizzando il ROI della manutenzione.

Metriche e KPI per il monitoraggio della Facility

Nel facility management, il monitoraggio delle performance è il modo più concreto per dimostrare il valore del lavoro svolto, giustificare i budget e individuare aree di miglioramento. Le metriche consentono di rilevare trend negativi prima che diventino critici e di comunicare ai vertici aziendali il livello di efficienza e sostenibilità operativa della facility.

In generale, possiamo distinguere due livelli di monitoraggio:

  1. Metriche di base — la gestione quotidiana della facility

Sono gli indicatori che ogni facility manager deve tenere sotto controllo per garantire la continuità operativa e contenere i costi. Rientrano in questa categoria:

  • le performance hard e soft, cioè il corretto funzionamento degli impianti e dei sistemi digitali di supporto;
  • la gestione dei fornitori e del personale interno, attraverso il rispetto degli SLA (Service Level Agreement) come tempi di risposta, tempi di intervento e tempi di risoluzione;
  • il monitoraggio dei costi operativi, utile a misurare l’efficacia delle scelte manutentive e la loro incidenza sul budget complessivo.
  1. Metriche avanzate — il livello “pro” del facility management

I facility manager di realtà più strutturate, o che operano in settori ad alta sensibilità come healthcare, hospitality o retail, monitorano anche indicatori che misurano la qualità percepita del servizio da parte degli utenti finali, insieme a parametri di analisi più tipici del mondo industriale, come:

  • MTBF (Mean Time Between Failures) – tempo medio tra un guasto e l’altro; valori elevati indicano una manutenzione preventiva efficace.
  • MTTR (Mean Time To Repair) – tempo medio necessario per completare una riparazione; un valore basso riflette processi ben organizzati, fornitori efficienti e disponibilità immediata di ricambi.
  • MTTF (Mean Time To Failure) – tempo medio al primo guasto di un nuovo sistema; utile per pianificare la prima manutenzione preventiva.
  • OEE (Overall Equipment Effectiveness) – misura complessiva dell’efficienza di un impianto, tenendo conto di disponibilità, performance e qualità. Sebbene nato in ambito produttivo, è sempre più applicato anche nella gestione delle facility per valutare in modo integrato produttività e affidabilità.

Monitorare l’andamento di queste metriche nel tempo permette di dimostrare che la gestione della facility sta migliorando, mentre i costi totali — manutenzione, inefficienze e fermo impianto — si riducono progressivamente.

Facility Management e Digital Transformation

La trasformazione digitale nel facility management non è solo una questione tecnologica, ma rappresenta un cambio di paradigma nei processi e nel modo di pensare. La digitalizzazione abilita il passaggio da un facility management prevalentemente reattivo (che risolve i problemi quando si manifestano) a uno proattivo e predittivo (che anticipa i problemi prima che accadano).

L’integrazione tra i sistemi aziendali è uno dei vantaggi più importanti offerti dalla tecnologia contemporanea. Sebbene questi vantaggi possano essere significativi e raggiungibili a costi contenuti, l’importanza data loro è ancora troppo spesso sottovalutata. I vari sistemi vengono concepiti come elementi separati, quando una semplice integrazione potrebbe portare benefici ben più significativi.

L’integrazione tra BIM, BMS, CMMS e sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) permette di gestire tutti i processi che toccano la gestione di una facility, mettendo a sistema le informazioni provenienti dai vari dipartimenti e creando un’unica fonte di verità condivisa.

Come l’IoT Sta Trasformando il Facility Management

L’IoT (Internet of Things) rappresenta forse una delle forze più dirompenti nel facility management contemporaneo. La spinta al cambiamento dell’IoT è così forte e intensa che sta facendo sentire i suoi effetti anche nei settori più consolidati e tradizionalmente conservativi come il real estate e la gestione delle strutture.

Mentre in passato la disponibilità di dati era limitata a misurazioni manuali periodiche e documenti cartacei, oggi i sensori intelligenti e connessi forniscono un flusso continuo di informazioni in tempo reale. Questo cambiamento rappresenta una vera e propria rivoluzione silenziosa nel settore facility.

Smart Buildings e Facility Management

Il concetto di “smart building” rappresenta l’evoluzione naturale dell’applicazione dell’IoT e dell’automazione al facility management. Gli edifici stanno diventando progressivamente più intelligenti, dotati di capacità di automonitoraggio, autoregolazione e adattamento alle necessità degli occupanti.

Gli smart buildings forniscono ambienti produttivi e convenienti attraverso l’ottimizzazione integrata di strutture, sistemi, servizi e management. Le tecnologie di comunicazione consentono a sensori e funzioni diverse all’interno di un edificio di comunicare e interagire, e di essere gestiti, controllati e automatizzati da remoto.

I vantaggi degli smart buildings sono molteplici e documentati. Secondo la California Energy Commission, gli smart buildings sono in grado di far risparmiare mediamente tra il 19% e il 26% sul condizionamento dell’aria, mentre si evidenziano risparmi tra il 48% e il 67% sull’illuminazione attraverso l’adozione di smart window e sistemi di controllo intelligenti.

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FAQ sul Facility Management

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K
L
Che cosa si intende per Facility Management?

Il facility management è una disciplina professionale e manageriale che si occupa di gestire, coordinare e pianificare tutte le attività necessarie a rendere gli edifici aziendali (le facility) operativi, produttivi, confortevoli e sicuri. Comprende la gestione degli spazi fisici, degli impianti, dei servizi di supporto (pulizia, manutenzione, sicurezza) e di tutte le risorse necessarie a supportare le attività di business dell'azienda, senza riguardare il core business stesso. L'obiettivo è aumentare l'efficienza aziendale, garantire la conformità normativa, contenere i costi operativi e creare un ambiente di lavoro di qualità che stimoli la produttività e il benessere dei dipendenti.

K
L
Come si traduce Facility Management?

La traduzione letterale di "facility management" è "gestione delle strutture" o "gestione degli immobili." Tuttavia, il termine italiano che meglio ne rende il significato è "gestione integrata degli spazi e dei servizi aziendali" o più semplicemente "facility management" – termine ormai diffuso anche in Italia nella pratica professionale. Il termine non ha una traduzione perfetta perché in italiano manca una parola singola che racchiuda completamente il concetto.

K
L
Cosa fa il Facility Manager?

Un facility manager è responsabile di un'ampia gamma di attività: si occupa della manutenzione correttiva, pianifica e programma la manutenzione preventiva degli immobili, gestisce gli spazi e l'allocazione delle risorse, supervisiona e coordina i servizi di supporto (pulizia, sicurezza, ristorazione), gestisce il budget destinato al facility management, assicura il rispetto delle normative di sicurezza e dei requisiti di conformità, analizza i dati e monitora le performance attraverso KPI specifici, implementa soluzioni di innovazione tecnologica e sostenibilità, e mantiene relazioni costruttive con vertici aziendali, dipendenti e fornitori. In sintesi, un facility manager assicura che gli edifici aziendali funzionino al meglio e che supportino efficacemente le attività di business.

K
L
Cosa sono i Servizi Generali di un'azienda?

I servizi generali di un'azienda, anche chiamati "servizi di facility management," includono tutti quei servizi di supporto alle attività primarie che non rientrano nel core business aziendale. Comprendono: servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili e degli impianti, servizi di pulizia e igienizzazione degli spazi, servizi di sicurezza e sorveglianza, gestione dei servizi di ristorazione e mensa, gestione delle utility (energia elettrica, gas, acqua), servizi di portineria e reception, gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata, manutenzione delle aree verdi, e gestione dei servizi amministrativi correlati (contratti, documentazione, acquisti). Questi servizi sono fondamentali per garantire che l'azienda possa concentrarsi sulle sue attività core in un ambiente operativo funzionale e sicuro.

K
L
Cosa fa il Property Manager?

Il property manager si occupa della gestione patrimoniale e finanziaria degli immobili, con un focus diverso rispetto al facility manager. Le responsabilità principali includono: valutazione del valore degli immobili e analisi del mercato immobiliare, gestione dei contratti di locazione e delle relazioni con gli inquilini, riscossione degli affitti e gestione amministrativa dei flussi finanziari, analisi dei rendimenti dell'investimento immobiliare e della redditività, negoziazioni con proprietari, inquilini e partner commerciali, e decisioni strategiche relative all'acquisto, alla vendita o al riposizionamento di proprietà immobiliari. Il property manager guarda all'immobile come asset patrimoniale da valorizzare, mentre il facility manager guarda all'immobile come struttura operativa da mantenere funzionale.

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Qual è la differenza tra Facility Management, Global Service e Property Management?

Sebbene i tre termini vengano talvolta utilizzati in modo intercambiabile, rappresentano discipline distinte con focus e responsabilità diverse. Il facility management si concentra sulla gestione operativa quotidiana dell'edificio, assicurandone la funzionalità, l'efficienza, la sicurezza e il comfort. Il property management si focalizza sulla gestione patrimoniale e finanziaria dell'immobile, analizzandone il valore, i rendimenti e le strategie di investimento. Il global service rappresenta una soluzione di outsourcing integrato dove un'unica azienda di servizi generali assume la responsabilità di gestire sia i servizi di facility (hard e soft services) che altri servizi aggiuntivi mediante un unico contratto e un unico fornitore. La scelta tra le tre dipende dalle necessità dell'azienda, dalle sue dimensioni e da come preferisce strutturare la gestione dei propri patrimoni.

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Quali sono i servizi di Facility Management?

I servizi di facility management si suddividono in tre macrocategorie. Servizi all'immobile – manutenzione ordinaria e straordinaria, gestione degli impianti idraulici, elettrici, HVAC, antincendio, manutenzione strutturale e meccanica. Servizi allo spazio – gestione degli spazi di lavoro, ottimizzazione del layout, gestione del comfort ambientale, fornitura di arredi e tecnologie per la produttività, gestione degli spazi flessibili. Servizi alla persona (soft services) – pulizia e igienizzazione, servizi di mensa, sicurezza e sorveglianza, gestione degli accessi, gestione dei rifiuti, disinfestazione, portineria, gestione della posta e della cancelleria. All'interno di queste categorie rientrano numerosi servizi specifici, con variazioni in base al settore, alle dimensioni dell'azienda e alle necessità specifiche.

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